SFOGLIANDO “TRACCE DI VITA”:

 

 

NEL FONDO DI UN BICCHIERE

 

Nel fondo di un bicchiere di whisky

vedo l’umanità alcolizzata

che annega presuntuosamente.

Un branco di vermi che usa

l’amore per distrazione,

la sigaretta per compagnia,

i figli per virilità.

 

 

 

STUPIDI SONO GLI UOMINI

 

Stupidi sono gli uomini,

non sanno che si perdono.

Inseguono l’effimero

di una vita vuota.

Non sanno assaporare

Quell’unico momento,

quel magico silenzio,

quel brano di Chopin,

quel verso di Prevèrt,

il mare che respira,

la gioia che da il sole,

il buio della notte,

la luna che ti assiste,

e senti il suo respiro,

con gli occhi nei suoi occhi,

e ancora il suo respiro,

le labbra sue sul collo,

e ancora il suo respiro,

la voglia del suo corpo.

Stupidi sono gli uomini,

non sanno che si perdono!

Non sanno che si perdono!

Non sanno…!

 

 

 PAZZAMENTE

 

Dicono che tu sei pazza.

Dicono che io sono pazzo.

Noi per coerenza,

ci amiamo pazzamente!

 

 

 

DA QUEL DIARIO SEGRETO…

 

 

 

MARTEDI’

 

E così anche questa giornata è passata: sola, senza aver sentito almeno la tua voce.

Perché?...Chiedo tanto poco! Si è vero…il lavoro, ma non è poi tanto difficile fare

una telefonata solo per dire:”come stai?”  Non capisco proprio! Tu hai cuore, cervello,

sensibilità, intelligenza poi…mi diventi cattivo, tanto da dimenticare che l’indifferenza

è di coloro che non hanno cuore, cervello, sensibilità, intelligenza.

E guardo il tuo volto quasi a carpire quello che nasconde! Sai? Lo accarezzo piano,

come se temessi di fargli male! Perché amore?...Perchè?

Cos’è che in un giorno qualsiasi ti fa salire in macchina di uno sconosciuto, che ti

accoglie con un sorriso sadico su una faccia da schiaffi? Dimenticare il passato, il

presente, solo nella speranza di sentire una voce che ti chiama:”vita mia!”

Dimmi caro, è amore tutto questo? La tua voce adirata mi ossessiona! Questa notte

non passa mai! Ho un mal di testa tremendo! Nemmeno le varie pillole sono riusci-

te a calmarmi! Ti prego di non essere così feroce con me! Figurati che sono stata al

comizio pensando di farti cosa gradita. Avevo avuto l’invito per andare in tribuna.

Ho rifiutato pensando che ciò avrebbe potuto seccarti; ma lì, nella piazza, ero certa

di non agire male. Non farmi piangere! Gli occhi diventeranno ancora più piccoli

e sciupati!

 

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LUNEDI’ NOTTE

 

Amore mio! Quanta tristezza nelle tue parole stasera! Non permettere che il timore

possa sgretolare l’accordo profondo delle nostre anime. Ti voglio bene! Sì, ho sof-

ferto tanto in questi giorni: gelosia, rabbia, paura, odio, desiderio e tanta voglia di

scomparire per poter dimenticare questo signor fantasma, che poi non è altro che

un solenne farabutto. Invece eccomi qui aspettando di sentire la tua voce. Ma ti

prego, non dimenticare le piccole cose, le sfumature, che rendono possibile qualcun-

que sacrificio. Ricordati che l’amore è il fiore della vita e, come tale, ha bisogno di

sole, luce, calore. Sono tanto stanca stasera! Dormo poco e con rabbia. Ho dimen-

ticato il colore dei tuoi occhi, verdi o grigi?...

 

 

 

 

 

 

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