Un saggio sul dolore, che affronta il tema attraverso punti di vista e riferimenti culturali multidisciplinari diversi (antropologici, medici, filosofici, teologici, psicologici) e stabilisce connessioni transdisciplinari. La sua lettura evoca una serie di pensieri e pone domande cui non è possibile dare risposte definitive, ma l’autore delinea il senso di una apparente inconciliabilità tra il concetto di Dio quale sommo bene, somma potenza e somma bontà con il dolore e il male del mondo. Il saggio tenta di approfondire e dare al lettore una possibile interpretazione del dolore, che se non lo aiuterà a rintracciarne la ragione, possa almeno aiutarlo a farsene una ragione. Il testo è arricchito da una lettera del prof. Mario Coltorti.

 

"Pochi avrebbero potuto affrontare punti di vista e riferimenti culturali multidisciplinari diversi (antropologici, medici, filosofici, teologici...) e stabilire connessioni transdisciplinari su un tema così complesso."
                                                                                            Mario Coltorti

 

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